Cos’è
Secondo l’OMS la balbuzie è un disturbo del ritmo del linguaggio, il balbuziente sa esattamente quello che vuole dire ma non riesce a dirlo correttamente in quanto il suo modo di parlare è caratterizzato da inceppi, esitazioni, associati a volte a tic.
È un disturbo della comunicazione che riguarda l’espressione verbale (disfluenza del linguaggio) e l’espressione non verbale (movimenti del viso,smorfie involontarie , contrazioni muscolari, tic).
Secondo studi recenti, circa l’1.2% della popolazione italiana ne è affetta.
La causa
La balbuzie come disturbo del linguaggio è un disturbo multifattoriale della personalità con rilevante componente psicologica e ambientale, caratterizzato da un’alterazione della fluenza del linguaggio e da un vissuto emotivo condizionato dall’espressione verbale.
Le cause possono essere molteplici.
Eziologia
Cause endogene: ereditarietà, esiste una predisposizione alla balbuzie anche se non è stato individuato un gene specifico.
Cause esogene: l’ambiente, la famiglia, profilo psicologico.
Un peso morale e sociale.
La balbuzie rappresenta spesso un ostacolo nelle relazioni sociali specie nell’ambito lavorativo. Si calcola che in Italia sia balbuziente l’1% degli adulti; 500 mila persone circa ai quali va aggiunto il 4% degli studenti della scuola dell’obbligo.
Il fenomeno della balbuzie è in aumento. Il numero dei balbuzienti aumenta di pari passo con lo stress quotidiano. Un’ulteriore conferma del legame stretto con l’aspetto emotivo delle persone.
Approccio Multidisciplinare
Non esiste la balbuzie ma esistono i balbuzienti.
Il balbuziente non balbetta mai da solo, ma soltanto in presenza di altre persone.Il balbuziente non balbetta perchè è ansioso, piuttosto è ansioso perchè balbetta.
La balbuzie è un disturbo di relazione con l’altro, dovuto da un insieme complesso di fattori, pertanto il suo trattamento deve essere multidisciplinare:
Metodo ortofonico: eliminazione del difetto nel linguaggio
Supporto psicologico: per migliorare l’autostima e ridurre l’ansia (Public Speaking)
Terapia comportamentale: studio delle dinamiche all’interno della famiglia, della scuola, dell’ambiente affettivo.