«Ho iniziato a balbettare a cinque anni senza motivo apparente». Chi balbetta sa esattamente cosa vuol dire ma altrettanto esattamente che ci sarà un suono difficile da esprimere. Si spaventa di questi blocchi e prova tutti gli escamotage per mascherarli: con la respirazione, forzando il suono, cercando disperatamente sinonimi e giri di parole. Tutto invano.
Ricordo ancora quante volte ho cambiato ordinazione al bar: non mi veniva cappuccino e dicevo succo di frutta. In pizzeria ordinavo come il vicino, “due”. A scuola è stato terribile: le interrogazioni mi terrorizzavano, compagni e professori erano imbarazzati e mi compativano, io provavo dolore e rabbia. E la pagella era pessima».
È proprio da questi traumi che è nata la mia determinazione a cercare una strada per guarire: e l’ho trovata grazie all’ANEB, l’unica scuola ortofonica in Italia che ,con piu di 40 anni di esperienza, ha finalmente posto fine al mostro della balbuzie restituendomi la libertà di parlare. Non è stato facile. “Quando ho visto il film sul re inglese Giorgio VI, ho pianto come una fontana: si sono risvegliati mostri e fantasmi».
Il futuro, però, è finalmente roseo: «Ogni volta che dico “pronto”, senza nessuna esitazione, mi rendo conto di quanta strada ho fatto. Ho trasformato una difficoltà in un’opportunità e insegno agli altri a seguire la mia stessa strada».